Rischio di sviluppare anticorpi antifosfolipidi in seguito a infezione virale


È stata condotta una revisione sistematica e una meta-analisi sul rischio di sviluppare elevati anticorpi antifosfolipidi ( aPL ) ed eventi correlati tromboembolici e/o relativi alla gravidanza a seguito di una infezione virale.

Sono stati inclusi studi osservazionali indipendenti su elevati livelli di anticorpi antifosfolipidi in pazienti con infezione virale rispetto a controlli o pazienti con lupus.
Sono state analizzate 73 pubblicazioni per 60 studi.

Il virus dell'immunodeficienza umana ( HIV ) e il virus dell'epatite C ( HCV ) sono stati i virus più comunemente segnalati.

Rispetto ai controlli sani, i pazienti con HIV avevano maggiori probabilità di sviluppare elevati livelli di anticorpi anticardiolipina ( aCL ) ( risk ratio, RR=10.5 ), come quelli con HCV ( RR=6.3 ), virus dell'epatite B ( HBV ) ( RR=4.2 ) e virus di Epstein-Barr ( EBV ) ( RR=10.9).

L'unico aumento del rischio statisticamente significativo di anticorpi anti-beta-2-glicoproteina I ( anti-beta-2-GPI ) è stato osservato nei pazienti con infezione da HCV ( RR=4.8 ).

Rispetto ai pazienti con lupus, i pazienti con infezione da HIV avevano maggiori probabilità di sviluppare elevati anticorpi aCL ( RR=1.8 ) e quelli con EBV, elevati livelli di anticorpi anti-beta-2-GPI ( RR=2.2 ).

Gli eventi tromboembolici erano prevalenti nei pazienti con elevati anticorpi antifosfolipidi che presentavano infezioni da HCV ( 9.1% ) e HBV ( 5.9% ) e gli eventi relativi alla gravidanza erano prevalenti nelle pazienti con parvovirus B19 ( 16.3% ).

Tuttavia, rispetto ai pazienti infetti da virus con anticorpi aPL negativi, l'unico rischio aumentato significativamanete è stato osservato in quelli con infezione da HCV e aPL positivi.

In conclusione, l'infezione virale può aumentare il rischio di sviluppare elevati anticorpi antifosfolipidi ed eventi tromboembolici associati. ( Xagena2018 )

Abdel-Wahab N et al, Lupus 2018; 27: 572-583

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